Chiese e monumenti
Chiesa Santa Maria della Cona
Pregevole è la piccola Chiesa della Cona di origine rinascimentale, che sorge fuori dal centro abitato. Il ricco portale in pietra è stato eseguito nel 1529 da Bernardino Darz e Pietro Aquilano, come si legge sul piedistallo della lesena di sinistra. Il piccolo campanile è ad una sola vela e racchiude una piccola campana d’argento. L'interno, ad unica navata, presenta un antico affresco cinquecentesco che raffigura una donna semisepolta dalla neve mentre invoca l'aiuto alla Madonna ed alcune persone cercano di liberarla. Nel presbiterio un altare baroccheggiante in stucco racchiude un'immagine affrescata raffigurante la Madonna col Bambino: è questa la "Cona", ossia l'"icona", l'immagine venerata, che dà il nome alla chiesa. Sulla parete di destra si apre la piccola cappella dedicata all’Addolorata che custodiva una pala d’altare commissionata nel 1866 dalla Famiglia De Carolis per grazia ricevuta. A seguito del sisma del 6 aprile 2009, la “chiesetta” ha assunto le funzioni di chiesa madre. L’aula liturgica conserva anche il pregevole simulacro della Beata Vergine Maria delle Grazie, titolare della Parrocchia, di scuola napoletana, recentemente restaurata.
Chiesa Beata vergine Maria delle Grazie
Questo impianto ecclesiale, prospiciente piazza Duca degli Abruzzi, è sito nel centro storico del paese. La facciata quadrata, intonacata con una esile cornice orizzontale superiore, presenta un semplice rosone con vetrata degli anni ‘50. Il portale in pietra è sormontato da una lunetta contenente una formella in terracotta raffigurante la Vergine col Bambino. Sulla sinistra della facciata è posto uno stemma in pietra del cardinale Federico Borromeo che fu Commendatario dell'Abbazia di Casanova. L'interno ad unica navata conserva un pregevole affresco sulla parete sinistra, raffigurante la Madonna del Rosario risalente al XVII secolo. L’opera, di autore ignoto, è caratterizzata da uno sfondo molto scuro che rende più importanti la Vergine ed il Bambino ivi raffigurate. Questo contrasto di colori dona all’immagine spiccata dinamicità. La navata, si propone con degli archi trasversali a tutto sesto, e si conclude con una gradinata che accede al presbiterio sormontato da un arco trionfale, riportante l’iscrizione biblica: “Zelus domus tuae comedit me” (“Lo zelo per la tua casa mi divora”). L’altare maggiore in marmi policromi edificato nel 1961 nasconde un antico coro ligneo proveniente dal monastero di Casanova. L’abside termina con una vetrata rappresentante l’annunciazione nel cui centro, in una nicchia, troneggia, su un capitello corinzio, la Madonna “di Casanova”. Il simulacro, in legno d’acero, è attribuito alla scuola dei Della Robbia. Il 12 ottobre 2005 ha ricevuto la benedizione papale da parte di Benedetto XVI in Piazza S. Pietro. Nel tesoro parrocchiale si annoverano antichissimi paramenti sacri, alcuni dei quali appartenuti presumibilmente al Borromeo dato il sigillo cardinalizio ivi impresso. Inoltre vi sono custodite numerose reliquie, tra le quali quella della Santa Croce, conservata in un reliquiario dei primi anni del Settecento restaurato in occasione del Venerdì Santo del 2008.
Chiesa Madonna dell'Assunta
Chiesa San Rocco
Chiesa Madonna delle Grazie
La piccola chiesa frazionale, ove si tiene la festa patronale nella terza domenica di settembre, si trova lungo la vecchia strada che da Vestea conduce verso Penne. Sulle origini della chiesa non si sa molto. Una formella rettangolare in terracotta, posta all'ingresso dell'edificio, presso il fonte battesimale, riporta la data 1779. La costruzione sarebbe stata voluta da tale Girolamo D'Angiolo come ex voto per grazia ricevuta. L'aspetto della chiesa è stato modificato notevolmente nel corso dei necessari restauri strutturali del 2002. Interessante l'affresco absidale che raffigura la decapitazione di Oloferne da parte di Giuditta.
Chiesa San Michele Arcangelo
Chiesa che si trova in Frazione Vestea.
Gli Archi e il Campanile di Civitella
La "Torre" e la veduta del Monte Bertona
La piazza principale di Vestea, restaurata di recente, ha una forma grosso modo circolare ed è chiamata "La Torre" molto probabilmente in quanto il limite della piazza è costituito dalle fondamenta di un torrione di difesa come se ne incontrano tanti nei paesi appenninici. Dalla piazza ricavata sulla sommità dei resti dell'antico torrione si gode una splendida veduta del Monte Bertona.
Palazzo De Blasiis
Dimora gentilizia, che oggi è sede del Comando dei Carabinieri.
Palazzo Jandelli
Dimora di illustri Regi Governatori.
Palazzo Pignatelli
Dimora gentilizia impreziosita da decorazioni parietali del pittore Severino Galante.